mercoledì 8 ottobre 2014

Giardiniera

Questa è una ricetta per "veri duri" della cucina!


Infatti è una preparazione lunga e impegnativa, ma il risultato ripaga della fatica!
Quindi se siete fra quelli che non si spaventano davanti alle ore di lavoro ai fornelli, andate pure avanti con la lettura.

Ovviamente le dosi sotto elencate sono per avere una scorta di giardiniera per tutto l'anno e per regalarla agli amici a Natale! 




GIARDINIERA

Occorrente per circa 30 barattoli da 1/2 kg:

(tutte le dosi si intendono per verdure pulite)

per la passata di pomodoro:
8 kg di pomodori
1 cipolla
1 carota
1 costa di sedano
olio EVO
sale 
basilico fresco


per la giardiniera:
2 kg di carote  
2 kg di fagiolini
2 kg di sedano
2 kg di peperoni
2 kg di cavolfiori
1 kg di cipolline borettane
1/2 kg di olive
1/2 kg di funghetti sottolio
1/2 kg di carciofini sottolio
1/2 kg di cetrioli sottaceto
1 manciata di capperi sotto sale lavati e asciugati
olio EVO
1 litro di aceto di vino bianco
4 bicchieri di zucchero
4 cucchiai di sale
cannella in stecca
chiodi di garofano



Preparazione:

Passata di pomodori:
lavate i pomodori, controllate che siano perfettamente sani, eliminate i semini e tagliateli a pezzi grossi. Fate un trito di carota, cipolla e sedano e mettetelo nella pentola con un pò di olio EVO, cuocete a fuoco lento. Aggiungete i pomodori e il basilico e cuocete finché non si saranno spappolati. Passate tutto nel passaverdura. Aggiungete il sale.


Giardiniera:
lavate tutte le verdure, tagliare le carote e il sedano a rondelle spesse almeno 1/2 cm, i fagiolini e i peperoni a tocchetti, per i cavolfiori dividete delicatamente le cimette, sbucciate le cipolline e lasciatele intere.
Quando avrete tutte le verdure pronte portate a bollore la passata di pomodoro, dopo di che aggiungete l'aceto, lo zucchero e il sale. Versate le verdure nell'ordine scritto a distanza di 3 minuti una dall'altra (alla ripresa del bollore).
Lasciate intiepidire, quindi invasate nei barattoli precedentemente sterilizzati. Sulla superficie del barattolo adagiate 2 chiodi di garofano e un pezzetto di stecca di cannella, queste spezie daranno un gusto particolarmente aromatico alla giardiniera, andranno tolti quando si servirà.
Sterilizzare i barattoli di giardiniera facendoli bollire per almeno 20 minuti in una grande pentola completamente coperti di acqua. Una volta che li avrete tolti dall'acqua sentirete il tipico rumore del coperchio che si appiattisce, questo vuol dire che nel vostro barattolo si è creato il sottovuoto.
Lasciate passare almeno 1 mese prima di mangiarla.
A me piace proporla aggiungendo dell'ottimo tonno sottolio prima di servirla.








Franca

domenica 24 agosto 2014

Caponatina

Io amo molto le verdure e tutte le ricette che le utilizzato mi attirano particolarmente.
Questa ricetta della Caponatina mi è stata data parecchi anni fa da un'amica calabrese. A fine Agosto, quando trovo:  

delle belle melanzane


  dei peperoni carnosi,


delle dolci cipolle di Tropea,


 del sedano tenero


con l'aggiunta di una manciata di capperi e olive,


la preparo sempre! 

Ne faccio in abbondanza, così ne metto via un pò per gustarmela durante l'anno. La preparazione è semplice, basta rispettare la sequenza delle cotture delle varie verdure.

CAPONATINA

Occorrente:

4 peperoni carnosi 
2 melanzane
1 sedano
2 cipolle di Tropea
1 manciata di capperi
1 manciata di olive (ho usato le taggiasche)
3 cucchiai di passata di pomodoro 
1 cucchiaio di aceto
1 cucchiaino di zucchero
olio EVO
sale

Preparazione:

Lavate tutte le verdure. Mettete i peperoni su una teglia e cuoceteli a 200° C per il tempo necessario. Lasciateli intiepidire poi spellateli, quindi fateli a listarelle.
Durante la cottura dei peperoni tagliate a fette le melanzane e cospargetele di sale grosso in modo che perdano l'acqua un pò amara che solitamente hanno. Dopo un'ora circa sciacquatele, asciugatele e tagliatele a dadini.
Tagliate a pezzetti il sedano e a rondelle le cipolle di Tropea.
Mettete a scaldare l'olio EVO in una padella capiente perchè le verdure vanno cotte una per volta, ma alla fine vanno unite tutte insieme. Salate poco perchè i capperi e le olive daranno già la loro parte di sapidità. Si comincia dalle cipolle che una volta cotte vanno tolte e messe in una ciotola per far spazio alle melanzane, poi ai peperoni e infine al sedano. Quando le quattro principali verdure sono pronte rimetterle nella padella e aggiungere i capperi e le olive mescolando bene. 
Col cucchiaio di legno fatevi uno spazietto nel centro della pentola e versateci i 3 cucchiai di passata di pomodoro, il cucchiaio di aceto e il cucchiaino di zucchero. Mescolate questi ultimi tre ingredienti insieme e poi amalgamateli alle verdure. Cuocete ancora per pochi minuti. Servite tiepida.


E' un piatto colorato, profumato e molto gustoso!

Franca

sabato 5 luglio 2014

Confettura di albicocche e vaniglia - metodo Ferber

E' come una magia poter assaporare in inverno uno spicchio d'estate.
Per poterlo fare bisogna catturare nei barattoli i colori e i sapori che in questo periodo la  frutta o la verdura ci regalano.
Ho scoperto il metodo Ferber per fare le confetture grazie a Eleonora, l'insegnante di cucina che ho avuto la fortuna di conoscere frequentando i suoi corsi.
E' un metodo un pò più lungo di quelli classici, ma vi assicuro che il sapore e il colore della frutta vengono esaltati in modo fantastico.


Quando ho visto queste albicocche sul banco del mio contadino di fiducia non ho resistito!


Mi ha attirata il colore, ma una volta assaggiate mi ha stregata il sapore dolcissimo della polpa e quindi ho deciso di conservare questa emozione per poterla rivivere nelle fredde giornate invernali.



CONFETTURA DI ALBICOCCHE E VANIGLIA CON IL METODO FERBER

Occorrente per 4 barattoli da 250 gr.

1 kg. di albicocche senza nocciolo (circa kg. 1,150 con il nocciolo)
800 gr. di zucchero
200 gr. di acqua
il succo di 1/2 limone
2 baccelli di vaniglia (io ho usato la qualità Bourbon)

Preparazione

Lavate e asciugate le albicocche, tagliatele a metà e togliete il nocciolo. Unite in una terrina di vetro lo zucchero con l'acqua, il limone, i baccelli di vaniglia incisi per la lunghezza e le albicocche.
Coprite con un foglio di carta da forno, che deve aderire bene al composto. Mettete al fresco per un'ora.
Versare tutto in una pentola e portare a un bollore molto leggero, dovete vedere bollicine piccolissime.
Rimettete il composto nella terrina di vetro nuovamente ben coperto con la carta da forno e riponete in frigo per tutta la notte.
Il giorno dopo togliete la pelle alle albicocche e mettetele da parte. Tutto lo sciroppo che è rimasto nella terrina versatelo nella pentola e portatelo a bollore deciso, sarà sufficientemente concentrato quando il calore raggiungerà la temperatura di 105°C (usate un termometro da cucina). A questo punto unire allo sciroppo le albicocche e cuocete ancora per circa 5 minuti avendo cura di schiumare sempre la superficie, così  avrete una confettura dal colore limpido senza impurità. A fine cottura togliete i baccelli di vaniglia.
Invasate immediatamente in barattoli che avrete precedentemente sterilizzato. 


Quando a dicembre aprirete il barattolo e sentirete il profumo delle albicocche e della vaniglia sono sicura che un sorriso vi illuminerà il viso!

Franca

venerdì 25 aprile 2014

Ricordi d'infanzia - Risotto e luvertin

Per me questo piatto più che un risotto è un tuffo nel passato, nella mia infanzia.
Da piccola passavo i fine settimana primaverili e parte delle vacanze estive in campagna, poco distante da Torino. Ricordo corse nei prati, giochi di bimbi allegri e avventurosi, passeggiate con mamma e papà.
Proprio durante queste passeggiate, in primavera, raccoglievamo i germogli di luvertin (il luppolo selvatico in piemontese) che spuntavano in giovani rametti contorti e intrecciati dalle siepi che crescevano sul bordo del sentiero che poi si tuffava nel bosco.



Prendevano giusto un piccolo mazzetto che ci sarebbe servito per preparare un delicato risotto o una soffice frittata che mamma avrebbe preparato subito appena tornati a casa per non perdere la freschezza del luvertin.



Ecco perchè ieri quando li ho visti sul banco dei contadini dove faccio sempre la spesa non ho resistito e li ho acquistati subito.
La ricetta è semplicissima, ma scoprirete un sapore particolare e delicato....questo risotto io lo mangio anche con il cuore e con il sorriso sulle labbra, sorriso di bimba felice!





RISOTTO E LUVERTIN

Occorrente per 4 persone

350 gr. di riso Arborio o Vialone nano
1 mazzetto di germogli di luvertin
1 cipolla fresca
1/2 bicchiere di vino bianco
brodo vegetale q.b.
olio EVO

Preparazione


Tritare molto finemente la cipolla e metterla a soffriggere con un pò di olio in una casseruola, nel frattempo sciacquate i germogli di luvertin e tagliateli grossolanamente.
Quando la cipolla sarà cotta aggiungete il riso e i luvertin e fateli tostare, quindi sfumate col vino bianco. Solo quando il vino si sarà completamente assorbito bagnate il risotto con il brodo vegetale caldo. A cottura ultimata, se volete, potete mantecare con una noce di burro (io non lo faccio, ma solo per questione di linea, non di certo per il gusto!)

Ricetta semplice, gustosa e piena di ricordi! 

Franca


lunedì 10 marzo 2014

Ricette per amiche anemiche - Vellutata di piselli e rosmarino

Ho fatto gli esami del sangue, risultato? Sono parecchio anemica. Ecco spiegata la stanchezza e i mal di testa che ogni tanto mi assalgono. 
Il medico mi ha prescritto degli integratori  e mi ha fatto una bella lista di alimenti particolarmente ricchi di ferro.  Mi ha detto che  tantissime persone, soprattutto donne, hanno questo problema e quindi ho pensato di condividere delle ricette apposta per questa carenza e creare una piccola rubrica di "Ricette per amiche anemiche"!
La ricetta è davvero semplice da preparare, gustosa e delicata. Non sono un medico nutrizionista e quindi non mi dilungherò con le spiegazioni scientifiche (ne potete trovare quante ne volete in internet), vi dico solo che sia i piselli secchi che il rosmarino hanno un bel pò di ferro da regalarci. 



VELLUTATA DI PISELLI E ROSMARINO

Occorrente per 4 persone

200 gr. di piselli secchi
1 rametto di rosmarino fresco
1 carota 
1 cipolla 
1 costa di sedano
800 gr, di brodo vegetale
4 fette di pane in cassetta ai semi di lino 
olio extra vergine di oliva
sale

Preparazione


Lavare i piselli secchi e lasciarli in ammollo in acqua fresca e pulita per una notte. 

Pulite la carota, la cipolla e il sedano e tritateli grossolanamente. Mettete in una pentola un filo di olio EVO e fate appassire per circa 10 minuti il trito di verdurine quindi unite i piselli scolati e gli aghi di tutto i rametto di rosmarino. Aggiungete il brodo e lasciate cuocere per 45 minuti. 
A fine cottura frullate tutto finchè non risulterà un composto cremoso e gli aghi di rosmarino si saranno sminuzzati completamente.
Tagliate a quadratini le fette di pane in cassetta ai semi di lino e fatele tostare in una padella anti aderente con un filo di olio EVO.
Impiattate la vellutata e servitela con i crostini di pane caldi.


Piccolo accorgimento: ci sono dei fattori che favoriscono l'assorbimento del ferro come la vitamina C e ce ne sono altri che lo inibiscono come per esempio il calcio. Quindi amiche anemiche evitiamo il parmigiano su questa gustosa velluta!


Alla prossima ricetta!


Franca